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The Gentlemen: Guy Ritchie, ma non troppo!

 

The Gentlemen è una serie tv prodotta da Netflix, spin off dell'omonimo film di Guy Ritchie. Il regista mette il suo zampino anche in questa produzione curando regia e, insieme a Matthew Read, sceneggiatura dei primi due episodi.

Trama

Edward Horniman è un soldato che rientra a casa in seguito alla morte del padre. Dalla lettura del testamento scopre di aver ereditato, a discapito del fratello maggiore (Frederick, una testa calda che sembra essere una calamita per i guai), il titolo di Duca di Halstead, oltre alle attività illegali che si svolgono nella tenuta di famiglia. Il suo riferimento sarà Susie Glass, una ragazza risoluta e determinata che dimostrerà di non avere scrupoli per perseguire i propri interessi. Il pensiero del neo-Duca di uscire dal giro innescherà una serie di eventi che coinvolgeranno numerosi esponenti della malavita e del traffico di stupefacenti, dando origine a un vortice di eventi dal quale Eddie cercherà di scappare, senza troppa convinzione.

Regia e sceneggiatura

I primi due episodi fanno pensare di trovarsi, finalmente, di fronte a una serie TV diversa dal solito: la giusta dose di crime e ironia, dialoghi brillanti e inquadrature stilisticamente appaganti; in poche parole, il Guy Ritchie in grande spolvero che abbiamo ammirato in "Snatch". Ma, col cambio di registi e sceneggiatori, gli episodi successivi perdono incisività e non riescono a convincere. Rimangono lo stile ricercato e i marchi distintivi, come le scritte in sovrimpressione, ma si ha la sensazione che si percepirebbe leggendo un libro che un autore ha affidato a un ghostwriter.

Aspetti tecnici

La fotografia è apprezzabile,  pulita e attenta. Così come anche la colonna sonora, distinguibile e caratteristica. In generale si vede che la produzione ha badato molto a questi aspetti, che infatti rendono The Gentlemen un prodotto valido. Sembra però che in alcuni episodi i registi si specchino un po' troppo, badando più alla forma che alla sostanza.

Interpretazioni

Il cast, quasi interamente composto da attori britannici, è ben assortito. I personaggi sono ben delineati, anche se un po' stereotipati, e i protagonisti (Theo James nel ruolo di Eddie e Kaya Scodelario nei panni di Susie) offrono una recitazione abbastanza piatta, soprattutto se relazionata all'evoluzione dei personaggi. Gli attori che interpretano i ruoli secondari sono paradossalmente più convincenti, a partire da Daniel Ings (Freddie), passando per attori ben noti per altre apparizioni sul piccolo schermo (come Giancarlo Esposito) e per essere fedelissimi di Guy Ritchie (Vinnie Jones su tutti).

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Considerazioni finali

La serie è godibile, abbastanza avvincente e divertente, soprattutto per gli amanti del genere crime rivisitato in chiave ironica. Lo stile utilizzato e i dialoghi ricercati la rendono un prodotto valido ed apprezzabile su larga scala. Purtroppo lascia un po' di amaro in bocca il fatto che i primi due episodi illudono di essere davanti a un prodotto un po' più originale, caratteristico e convincente. Alcune situazioni rimangono in sospeso per troppo tempo, e vengono trattate un po' frettolosamente per arrivare al finale e mettere le basi per una nuova stagione.

Punti di forza

  • Stile caratteristico
  • Tecnicamente elaborata
  • Dialoghi curati
  • Trama avvincente
  • Giusto mix tra suspence e ironia

Punti deboli

  • Gli ultimi episodi deludono le aspettative generate dai primi
  • Alcune interpretazioni non all'altezza
  • Molti aspetti chiusi frettolosamente

Voto: 7/10

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Glesius
Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.