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Air - La storia del grande salto: Un film che piace agli esteti

Air - La storia del grande salto è un film del 2023 diretto da Ben Affleck. Amazon, che ha prodotto la pellicola, inizialmente pensava di distribuirla solo sulla propria piattaforma, Prime Video, ma il film è uscito anche nelle sale cinematografiche.

Trama

Nel primi anni 80, l'azienda Nike deteneva una piccola percentuale del mercato legato alle calzature da basket, surclassata da Converse e Adidas. Sonny Vaccaro, un manager ingaggiato dal CEO della Nike Phil Knight in quanto gran conoscitore di basket, ha il difficile compito di cercare di strappare i migliori giocatori alla concorrenza per sovvertire questa tendenza. La sua idea è quella di puntare tutto il budget su un unico profilo di spicco, e la scelta ricade sul rookie Michael Jordan che però preferisce altre scarpe e non ha intenzione di indossare le Nike. È questo il grande salto (nel buio) che il film ci racconta. Le carriere di tutti i componenti del reparto basket della  società sono legate al successo di questa trattativa, prima ancora che ai risultati sportivi futuri.

Sceneggiatura e aspetti tecnici

La sceneggiatura di Alex Convery è molto efficace, ben scritta e riesce a coinvolgere e intrattenere gli spettatori, nonostante il film non sia per natura incalzante o dal ritmo sostenuto. I dialoghi sono ben studiati, gli eventi sono raccontati con chiarezza e non in maniera banale. Buona la scelta di improntare la narrazione sulle strategie di marketing, sul disegno della scarpa (la mitica Air Jordan 1), e sulle dinamiche interne della società. Sono stati ben inseriti anche gli aspetti personali dei protagonisti, senza però cavalcare l'aspetto emotivo per generare esageratamente empatia. La fotografia e i costumi rispecchiano perfettamente il periodo in cui sono ambientati gli eventi, così come la musica. È un piacevole tuffo nell'atmosfera degli anni '80, che si respira anche nel ritmo pacato del film e nella sobrietà dei dialoghi e degli atteggiamenti.

Regia

Non è una novità che Ben Affleck dia il meglio di sé più dietro che davanti alla macchina da presa, e questa tendenza si conferma anche in Air - La storia del grande salto. Le prime immagini sono una carrellata di riferimenti al 1984, sullo sfondo di "Money For Nothing" dei Dire Straits. Il film scorre piacevolmente, senza scossoni, ma non risulta noioso. Nonostante il basket sia un tema centrale le immagini di sport sono ridotte al minimo, così come le inquadrature di Michael Jordan, che non viene praticamente mai ripreso in volto.  Affleck si dimostra ancora una volta pienamente padrone della materia, curando sapientemente ogni aspetto e raggiungendo un risultato di qualità, sebbene non sia il genere in cui dà il meglio di sé.

Air - La storia del grande salto

Interpretazioni

La buona riuscita del film è dovuta anche a un cast ben assemblato: il protagonista è interpretato da Matt Damon, autore dell'ennesima prova solida ed efficace. Ben Affleck non si discosta dai suoi standard per rappresentare Phil Knight: abbastanza convincente, ma un po' troppo piatto. Buona anche la prova, nei panni del responsabile commerciale Rob Strasser, di Jason Bateman che riesce  supportare Damon senza discostarsi dal suo livello. Un ruolo molto importante nello sviluppo del film è quello della madre di Michael Jordan, ottimamente interpretata da Viola Davis (nota soprattutto per la serie TV  "Le Regole del Delitto Perfetto").

Considerazioni finali

Sicuramente non è un film adatto a tutti, dal momento che il lato estetico supera la storia raccontata. È un film che si basa sullo sport, ma che tecnicamente non parla di sport. Chi riesce ad apprezzare la qualità tecnica, lo troverà interessante anche il fatto che tutto il mondo abbia in mente l'immagine di "Sua Altezza Aerea" con ai piedi scarpe con lo "swoosh" limita di tanto la suspance. Sinteticamente, direi che è un film che racconta più il come che il cosa: non ci dice che Jordan scelse Nike, ma come è astato portato a quella scelta, spiegando come Nike rivoluzionò il modo di fare marketing e di fare scarpe.

Voto: 7/10

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Glesius
Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo.