Slevin – Patto Criminale: La “mossa Kansas City” per eccellenza

Slevin film d'azione
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Perché recensire e parlare di un film che è uscito quasi vent’anni fa? Domanda lecita, e la mia risposta è che Slevin – Patto Criminale è un piccolo (nemmeno tanto) capolavoro che non ha avuto il successo che merita, probabilmente perché rientra in uno specifico genere che o si ama o si odia, soprattutto per come viene proposto dal regista. Siamo di fronte a un crime comedy molto particolare, che guardai la prima volta senza troppo entusiasmo e che invece mi stupì oltre ogni aspettativa.

Trama

Slevin Kelevra è un ragazzo che non se la sta passando bene: ha appena perso lavoro, casa e fidanzata; in più è stato rapinato mentre raggiunge casa di Nick Fisher, un amico che si è offerto di ospitarlo. Ma Nick non è in casa, e Slevin si trova coinvolto in uno spiacevole scambio di identità che lo farà finire in guai molto più seri di quanto potesse immaginare. Potrà per sua fortuna contare su Lindsay, una vicina di Nick con la quale lega istantaneamente e che gli starà accanto per aiutarlo a venire a capo delle numerose disavventure che gli pioveranno addosso.

Regia e sceneggiatura

Sicuramente regia e sceneggiatura sono i punti di forza maggiori di questo film. I dialoghi sono assolutamente brillanti, magnetici, e tengono alta l’attenzione e la curiosità degli spettatori per tutta la durata. La trama si rivela, col passare del tempo, sempre più avvincente e lo stile del regista Paul McGuigan è molto personale, anche se sono ben evidenti elementi che si ispirano ai lavori di Quentin Tarantino e Guy Ritchie. Per tutto il film sono disseminate numerose citazioni, più o meno esplicite, che toccano i registi appena citati oltre che altri maestri come Alfred Hitchcock e Charlie Chaplin.

Aspetti tecnici

La cura dei dettagli non manca anche negli altri aspetti tecnici. Fotografia e colonna sonora sono usate ottimamente: accompagnano e scandiscono sapientemente le scene, fondendosi alla perfezione con la sceneggiatura ed esaltandone il risultato.

Bruce Willis

Interpretazioni

Superlativa la prova di Josh Hartnett nei panni del protagonista Slevin: il personaggio rende alla perfezione in ognuna delle sue sfaccettature. Riesce a spiccare sul resto del cast, cosa non facile se si guarda chi lo compone. Tra gli altri attori, tutti più o meno coprotagonisti, troviamo star del calibro di Bruce Willis, Lucy Liu (anche lei in stato di grazia), Morgan Freeman, Ben Kingsley e Stanley Tucci. Insomma, un cast di tutto rispetto, che non può che innalzare il livello della pellicola.

Pro

  • Dialoghi brillanti
  • Tecnicamente molto valido
  • Cast d’eccezione
  • Ottimo ritmo
  • Colpi di scena non banali
  • Citazioni di livello

Contro

  • Manca di realismo (ma coerentemente col suo genere)

Considerazioni finali

Dopo averne parlato in questi termini, non potrei che mettere Slevin – Patto Criminale tra i miei film preferiti e tra quelli che consiglio in maniera assoluta. Il fatto che non sia acclamato universalmente è probabilmente dovuto a un genere che non ammette mezze misure: chi non lo apprezza, difficilmente riesce a cogliere quanto di buono c’è a livello tecnico e di contenuti. Anche le numerose citazioni possono accendere un’emozione, così come infastidire spettatori diversi. Alla luce di tutto questo, ritengo che il film sia oggettivamente valido tecnicamente, e assolutamente imperdibile per gli amanti del genere.

Voto: 9/10

 

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